Ricercatori danesi hanno riferito di uno studio interessante che riguarda il modo in cui guardiamo all’intervallo di riferimento.
Ogni mese, i ricercatori hanno misurato T4, T3, indice T4 libero e livelli di ormone stimolante della tiroide (TSH) di un gruppo di 16 uomini sani.
Quello che hanno scoperto è che ciascuno degli individui aveva
diverse variazioni della loro funzione tiroidea, attorno a livelli unici. Si riferivano al livello unico di ogni individuo come "set point". Ciascuno dei pazienti aveva la sua funzione tiroidea individuale e il livello "normale", e i ricercatori hanno scoperto che questi livelli tendevano a fluttuare leggermente all’interno del loro raggio d’azione.
Questi risultati hanno portato i ricercatori a concludere che un risultato del test della tiroide entro i limiti di riferimento di un laboratorio – o "range normale" – non è necessariamente rilevante per un particolare individuo.
In effetti, i ricercatori hanno anche concluso che la distinzione tra malattia tiroidea subclinica e conclamata (che è definita come TSH anormale insieme a T4 anormale e / o T3) è in realtà piuttosto arbitraria.
Il set point normale di un paziente per T4 e T3 – all’interno dell’intervallo di riferimento del laboratorio – è in realtà più illustrativo e deve essere preso in considerazione nella diagnosi e nella gestione dell’ipotiroidismo trattato.
Cosa significa questo per i pazienti con tiroide?
Questo è stato un piccolo studio, quindi non possiamo trarre conclusioni importanti.
Ma sottolinea anche la comprensione che alcuni medici e pazienti hanno una diagnosi e un trattamento della tiroide. Principalmente, i test della tiroide e in cui si scende nell’intervallo di riferimento, è solo uno dei tanti fattori nella diagnosi e nella gestione ottimali delle condizioni della tiroide.
Dove puoi saperne di più?