Le statine riducono il rischio di demenza?

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I primi studi hanno portato all’eccitazione nel campo della demenza sul possibile legame tra i farmaci che abbassano il colesterolo noti come statine e la prevenzione della demenza. Ma gli studi successivi non hanno tratto conclusioni così promettenti.

Lo studio di Lancet mostra una diminuzione del rischio di demenza

Nel novembre 2000, uno studio pubblicato su Lancet ha scoperto che le persone di età superiore ai 50 anni che avevano ricevuto statine avevano un rischio sostanzialmente ridotto di sviluppare demenza.

I ricercatori hanno confrontato 284 persone affette da demenza ("casi") con 1.080 "controlli" che non l’hanno fatto. Questo tipo di studio è noto come studio caso-controllo. Coloro che sono stati prescritti statine hanno avuto un rischio molto più basso rispetto a quelli che non sono stati prescritti statine, anche dopo che fattori come età, sesso e storia di malattie cardiache sono stati presi in considerazione. I risultati erano statisticamente significativi.

Ulteriori studi Rifiuta la teoria delle statine e la prevenzione della demenza

Anche se un secondo studio pubblicato nel 2004 ha rilevato che gli utilizzatori di statine avevano un rischio inferiore del 39% di malattia di Alzheimer rispetto agli utilizzatori di non statine, anche questo era uno studio caso-controllo. Quindi questi due studi significano che le statine riducono il rischio di malattia di Alzheimer? Sfortunatamente no.

Il Cochrane Database of Systematic Reviews ha evidenziato due ampi studi condotti sull’uso di statine in soggetti a rischio di Alzheimer e altre demenze, con un totale di 26.340 partecipanti.

Questi erano studi in doppio cieco randomizzati controllati con placebo, il tipo di studio più autorevole. Poiché gli studi caso-controllo guardano indietro nel tempo e non sono randomizzati, le conclusioni che possono essere tratte da essi sono limitati. Gli studi in doppio cieco guardano avanti nel tempo, sono organizzati in modo che gli investigatori dello studio non sappiano quali pazienti stanno assumendo farmaci e che stanno ricevendo il placebo e sono molto più adatti a mostrare le relazioni di causa ed effetto.

I pazienti nel primo studio in doppio cieco sono stati seguiti per una media di 3,2 anni e quelli nel secondo studio per cinque anni. La funzione cognitiva delle persone nel primo studio declinò allo stesso ritmo. E nel secondo studio, non c’è stata differenza nell’incidenza della demenza tra i soggetti trattati con una statina rispetto a quelli che hanno ricevuto un placebo.

Data la forza di questi ultimi studi, le prove per concludere che le statine prevengano l’Alzheimer o altre forme di demenza sono al momento incerte.

-Editato da Esther Heerema, MSW

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