Scopri come l’inquinamento contribuisce al rischio di ictus

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Interagiamo costantemente con l’ambiente che ci circonda. Ciò che accade all’interno del nostro corpo è direttamente correlato a ciò che accade nell’ambiente esterno ai nostri corpi. Questo perché respiriamo continuamente nell’aria che ci circonda, compresi tutti i materiali che sono presenti in quell’aria.

L’inquinamento atmosferico e la contaminazione hanno un impatto noto e ben compreso sulla nostra salute respiratoria e sulla salute del cuore. Interesting E, curiosamente, le particelle nocive nell’aria che respiriamo hanno anche dimostrato di contribuire al rischio di ictus.

Rischio di inquinamento e corsa

L’inquinamento atmosferico varia in tutto il mondo, sia nei livelli di contaminazione sia nei tipi di inquinanti presenti in diversi contesti. I ricercatori di numerose regioni del mondo hanno esaminato l’impatto dell’inquinamento atmosferico sull’ictus e i risultati sono sorprendenti.

Un recente articolo scientifico pubblicato nel numero di settembre 2014 del Sao Paulo Medical Journal riportava la relazione tra ictus e inquinamento atmosferico a San Paolo, in Brasile, una città considerata a basso inquinamento atmosferico.

I risultati hanno dimostrato che l’esposizione al particolato e agli inquinanti atmosferici con anidride solforosa ha aumentato il rischio di morte per ictus del 7% -10%. Allo stesso modo, un’indagine condotta a Taipei, Taiwan, ha determinato che un alto livello di particelle fini nell’aria era correlato con un aumento del numero di ospedalizzazioni per ictus emorragici.

Numerose analisi scientifiche di diverse città, popolazioni e ambienti mostrano risultati simili, tutti elementi che suggeriscono che l’esposizione all’inquinamento produce un aumento da lieve a moderato dell’incidenza dell’ictus.

I tipi di ictus associati all’inquinamento atmosferico

Un’analisi condotta a Londra ha cercato di differenziare i tipi specifici di ictus associati all’esposizione ad alti livelli di ossido nitrico e particolato.

Lo studio ha determinato che i pazienti erano effettivamente più probabilità di avere ictus, ma che i colpi tendevano a tratti da lievi a moderati, non colpi gravi.

Quanto tempo impiega l’inquinamento a provocare un ictus

Un altro studio in Brasile ha specificamente identificato l’esposizione all’ozono e l’esposizione nello stesso giorno a particolato e biossido di zolfo come rischio di ictus che richiede il ricovero in ospedale. Una meta-analisi che ha esaminato un totale di 34 studi separati su questo argomento, pubblicata nell’agosto 2014 International Journal of Cardiology, ha confermato una relazione a breve termine tra esposizione all’inquinamento atmosferico e l’insorgenza di ictus.

Il rischio di ictus non dura molto dopo l’esposizione

La buona notizia è che la metanalisi ha specificamente rilevato che l’inquinamento ha solo un effetto transitorio (a breve termine) sul rischio di ictus, che probabilmente significa che il rischio di ictus è correlato all’aria l’inquinamento può non durare a lungo dopo la caduta dell’esposizione agli inquinanti atmosferici. Quindi prendere un po ‘di aria fresca può aiutare a invertire il rischio di ictus di inquinamento!

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