Yoga Mala di Sri K. Pattabhi Jois

dello yoga, Pattabhi Jois, Yoga Mala, dovrebbe essere, Mala Pattabhi, Mala Pattabhi Jois

Yoga Mala, di Sri K. Pattabhi Jois, fu pubblicato per la prima volta in India nel 1962, ma è disponibile solo in una traduzione in inglese dal 1999. È considerato il lavoro definitivo di Jois su Ashtanga, il ritmo frenetico dello yoga che ha creato. La popolarità di Ashtanga tra gli studenti occidentali, che iniziarono a venire a Mysore, in India, per studiare con Jois negli anni ’70, fu un fattore chiave nella diffusione dello yoga.

Mala (come in malasana) significa ghirlanda in sanscrito. La ghirlanda qui si riferisce alla raccolta degli insegnamenti e della saggezza di Jois.

Parte I: Biografia e consigli sullo yoga di Pattabhi Jois

L’eccellente anticipazione dell’edizione 2002 del famoso insegnante di Ashtanga, Eddie Stern, ripercorre la biografia e lo sviluppo di Jois come uno yogi sotto l’addestramento di T. Krishnamacharya (che ha anche insegnato B.K.S. Iyengar).

Nella parte I di Yoga Mala, Jois spiega la teoria e la filosofia dietro Ashtanga. Ciò include le otto parti dello yoga Ashtanga: yama, niyama, asana, pranayama, dharana, dhyana e samadhi. È interessante notare che Jois dedica la massima attenzione alla discussione sul brahmacharya (uno degli yamas), che viene spesso tradotto come celibato o castità.

Jois sostiene una definizione più liberale di brahmacharya, che è vitale per il suo desiderio di promuovere lo yoga tra i capifamiglia, o gli uomini sposati. Tradizionalmente, lo yoga era studiato da monaci e celibi, poiché era considerato troppo allettante per coloro che avevano obblighi domestici.

Jois cerca di dissipare questa nozione formulando una spiegazione complessa di quando (tempi del giorno e del mese, e ancora più confusamente, da quale narice stai espirando) è appropriato che un uomo faccia sesso con sua moglie e ancora onore brahmacharya.

Jois offre anche consigli pratici sullo stile di vita dello yogi, dicendo che bisognerebbe lavarsi con l’argilla rossa, non mangiare troppe verdure e non esercitarsi sui tetti o all’aperto (qualcosa che i produttori di video di yoga sarebbero sorpresi di sentire !).

Inoltre, una pratica yoga è meglio iniziata in inverno e dovrebbe essere completata ogni giorno prima delle 5 del mattino. Egli consiglia anche che lo yoga non dovrebbe essere appreso dai libri, ma piuttosto direttamente da un guru.

Parte II: serie primaria di Ashtanga

La seconda parte del libro porta il lettore attraverso la serie primaria di yoga Ashtanga, illustrando e spiegando ogni posa. È qui che la cautela di Jois contro l’apprendimento dello yoga dai libri comincia a dare un senso: la sua spiegazione del flusso di pose è molto difficile da seguire, anche per chi ha familiarità con la pratica dell’Ashtanga. Quindi, Yoga Mala è molto utile come documento che spiega la storia e la filosofia di questo maestro di yoga piuttosto che come guida pratica al metodo Ashtanga. Per questo, segui il consiglio del guru e trova un buon insegnante.

Like this post? Please share to your friends: