I casi più gravi tendono a coinvolgere pazienti con conta CD4 molto bassa.

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segmento anteriore dell’occhio comprende la camera anteriore, la cornea e l’iride. Più della metà della popolazione infetta da HIV è probabile che sviluppi una complicazione del segmento anteriore che varia in gravità dagli occhi secchi a infezioni virali che possono potenzialmente causare cecità. Inf Infezioni oculari associate all’HIV Le infezioni associate all’HIV più probabili nel segmento anteriore comprendono:

Iridociclite, un’infiammazione dell’iride

Cheratite, un’infezione della cornea

  • Microsporidiosi, una infezione fungina che colpisce raramente la cornea
  • Iridociclite
  • è l’infiammazione dell’iride, che può essere associata a una serie di infezioni opportunistiche (OI), tra cui citomegalovirus (CMV), virus dell’herpes simplex (HSV), toxoplasmosi, tubercolosi e virus della varicella zoster (VZV). La gravità dell’infiammazione è strettamente associata alla gravità dell’OI e può spesso essere il primo segno di una malattia in fase avanzata. I casi più gravi tendono a coinvolgere pazienti con conta CD4 molto bassa.

L’iridociclite può manifestarsi anche a causa della sifilide, così come i farmaci come la rifabutina (regolarmente utilizzata nella terapia della tubercolosi) e il cidofovir (usato per trattare i casi gravi di CMV). L’iridociclite può presentarsi in uno o entrambi gli occhi, con sintomi che possono includere occhi rossi, lacrimazione eccessiva, sensibilità alla luce (fotofobia) e pupille costrette.

L’iridociclite tende a migliorare con una terapia antiretrovirale efficace insieme al trattamento dell’infezione identificata.

La cheratite

è un’infezione della cornea che può essere causata da HSV, VSV, candidosi (una infezione fungina osservata frequentemente nelle persone con HIV) e altre possibili infezioni. In molti casi, l’immunosoppressione predispone il paziente alla cheratite, i cui sintomi possono includere occhi rossi, lacrimazione eccessiva, dolore agli occhi, visione offuscata, sensibilità alla luce (fotofobia) e sensazione di grassezza negli occhi.

La presentazione può essere bilaterale (coinvolgendo entrambi gli occhi) e unilaterale (che coinvolge un occhio). Le potenziali complicanze possono variare da ulcere corneali e cicatrici a parziale perdita della vista e persino cecità. Come con l’iridociclite, l’inizio della terapia antiretrovirale è raccomandato per ridurre il rischio di complicanze, così come il trattamento dell’infezione identificata (solitamente con aciclovir per HSV e VZV, o l’antifungino appropriato nei casi di candidosi).

La microsporidiosi

è un’infezione fungina opportunistica, che generalmente si verifica quando il conteggio di CD4 di un paziente scende al di sotto di 100 cellule, mL. Mentre le infezioni della cornea sono rare nei casi di microsporidiosi, possono presentare dolore agli occhi, lacrimazione eccessiva, visione offuscata e sensibilità alla luce (fotofobia).

Oltre alla terapia antiretrovirale, la microsporidiosi viene spesso trattata con farmaci azolici come albendazolo e itraconazolo. Anche le gocce antifungine topiche sono talvolta utilizzate con la terapia con azolo.

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