Il legame tra HIV e malattie sessualmente trasmissibili

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È generalmente accettato come regola che l’avere una malattia a trasmissione sessuale (STD) aumenta nel rischio di una persona di contrarre l’HIV, sia per ragioni biologiche che comportamentali. Secondo la ricerca, le malattie sessualmente trasmissibili come la sifilide e la gonorrea non solo forniscono all’HIV un più facile accesso alle cellule e ai tessuti vulnerabili del corpo, la co-infezione STD aumenta effettivamente l’infettività della persona con HIV, rendendola più probabile a trasmettere il virus agli altri.

Le malattie sessualmente trasmissibili possono aumentare la suscettibilità all’HIV in diversi modi:

  • Alcune malattie sessualmente trasmissibili provocano la formazione di ferite o ulcere aperte nella zona genitale (come la sifilide, che si presenta frequentemente con salassi ulcerosi). Queste ferite, a volte viste e talvolta no, forniscono all’HIV un percorso diretto nel flusso sanguigno.
  • Mentre alcune MST non provocano ferite aperte, la presenza dell’infezione può causare l’aumento della concentrazione di cellule T CD4 nella zona genitale. È stato dimostrato che l’aumento delle concentrazioni di queste cellule può fornire all’HIV un bersaglio favorevole per l’infezione.
  • Le persone infettate con una MST hanno anche un aumento delle concentrazioni di HIV nei loro fluidi seminali e vaginali, aumentando la possibilità di trasmissione dell’HIV. Uno studio ha dimostrato che gli uomini infetti da HIV e gonorrea hanno un 10 volte più di HIV nel loro sperma rispetto agli uomini infettati solo da HIV.

Prime tra le preoccupazioni sono le malattie sessualmente trasmissibili come la sifilide infettiva, la gonorrea e l’herpes (HSV), con la prova che la clamidia può anche aumentare il rischio di HIV nelle donne.

I vantaggi dello screening e del trattamento con STD

In presenza di una diagnosi STD, le persone devono ricevere il trattamento il prima possibile, non solo per trattare l’infezione, ma per ridurre potenzialmente il rischio di una trasmissione in avanti nel caso in cui si abbia l’HIV.

Secondo le ultime ricerche, le persone sieropositive per la terapia STD tendono a perdere molto meno l’HIV ea ridurre il virus meno frequentemente rispetto a quelli non in trattamento.

(Lo spargimento è lo stato in cui l’HIV è presente nello sperma, nelle secrezioni vaginali, nel sangue o nel latte materno anche quando una persona ha una carica virale dell’HIV non rilevabile).

Inoltre, una consulenza sessuale più sicura mano nella mano con la terapia STD può aiutare una persona non infetta dall’HIV a identificare i propri fattori di rischio personali e trovare modi per ridurre meglio il rischio di HIV.

Punti da portare a casa

Spesso, tendiamo a concentrarci sull’HIV da soli, in particolare quando si tratta di problemi di prevenzione e trattamento. Ma il fatto è questo: anche se una persona è nella pillola di prevenzione dell’HIV (PrEP) o sta prendendo una terapia antitretrovirale a tempo pieno, le malattie sessualmente trasmissibili possono aumentare il rischio di trasmissione dell’HIV, mettendo a rischio se stessi o altri.

È quindi importante ricordare i seguenti punti da portare a casa:

  • Una persona HIV-negativa con una MST ha una maggiore possibilità di contrarre l’HIV.
  • La presenza di STD in una persona con HIV può aumentare la possibilità di quella persona di diffondere il virus.
  • Il trattamento con STD può aiutare a rallentare la diffusione dell’HIV.
  • La terapia per l’HIV non fa nulla per ridurre il rischio di acquisire un altro tipo di MST.
  • I preservativi sono ancora il mezzo migliore per ridurre il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, incluso l’HIV.

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