Cosa aspettarsi da un ecocardiogramma

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L’ecocardiogramma, anche chiamato test dell’eco, è un test estremamente utile per valutare l’anatomia del cuore, in particolare le valvole cardiache e il funzionamento del muscolo cardiaco. L’ecocardiogramma è quindi molto utile per valutare la possibilità di cardiopatia dilatativa e cardiopatia dilatativa o cardiomiopatia ipertrofica.

È un test non invasivo che è completamente sicuro e, interpretato da cardiologi ben addestrati, è molto accurato.

Come si esegue l’ecocardiogramma?

L’ecocardiogramma è un test semplice da fare. Menterai su un lettino da visita e un tecnico terrà un trasduttore (un dispositivo simile al mouse di un computer) contro il petto, facendolo scorrere lentamente avanti e indietro. (Il tecnico applicherà un gel simile alla vaselina al petto per aiutare a far scorrere il trasduttore.) Potrebbe esserti chiesto di rotolare su un fianco durante il test, o trattenere il respiro per alcuni secondi. Il test richiede in genere da 30 a 60 minuti per essere completato.

Come funziona l’ecocardiogramma?

Il trasduttore posizionato sul petto invia onde sonore verso il cuore. Come il sonar di un sottomarino, le onde sonore rimbalzano sulle strutture del cuore e quando ritornano vengono raccolte dal trasduttore. Queste onde sonore di ritorno vengono elaborate da un computer e presentate sullo schermo di un computer come un’immagine del cuore pulsante.

Spostando il trasduttore sulla parete toracica e inclinandolo nella giusta direzione, il tecnico è in genere in grado di visualizzare la maggior parte delle importanti strutture cardiache.

Quali sono alcune delle variazioni utilizzate con l’ecocardiogramma?

Gli ecocardiogrammi vengono talvolta utilizzati in concomitanza con gli stress test. Un test eco viene eseguito a riposo, quindi viene ripetuto durante l’esercizio per cercare cambiamenti nella funzione del muscolo cardiaco durante i periodi di esercizio.

Il deterioramento della funzione muscolare durante l’esercizio può indicare una malattia coronarica. During Durante il test è possibile utilizzare un microfono speciale (chiamato microfono Doppler) per misurare la velocità del flusso sanguigno in varie aree all’interno del cuore. Questa informazione può essere utile per valutare la funzione della valvola cardiaca, specialmente se si sospetta rigurgito mitralico o rigurgito aortico.

Un ecocardiogramma transesofageo può creare immagini di strutture cardiache che sono difficili da vedere da un echo test standard e offre anche un modo per produrre immagini di eco durante la chirurgia cardiaca quando l’accesso al torace stesso non è disponibile per l’ecocardiografo.

A cosa serve l’ecocardiogramma?

L’ecocardiogramma rivela importanti informazioni sull’anatomia del cuore.

È particolarmente utile per rilevare problemi con le valvole cardiache (come la stenosi aortica o il prolasso della valvola mitrale). È anche molto utile nella valutazione delle cardiopatie congenite, come la tetralogia di Fallot.

Forse l’uso più frequente dell’ecocardiogramma è nella valutazione della funzione complessiva del ventricolo sinistro. In particolare, il test dell’eco è il test utilizzato più spesso per misurare la frazione di eiezione ventricolare sinistra. Poiché il test dell’eco è non invasivo e sicuro, la frazione di eiezione può essere misurata con la frequenza necessaria per valutare l’efficacia di vari trattamenti cardiaci in pazienti con insufficienza cardiaca.

Quali sono alcuni limiti dell’ecocardiogramma?

Mentre l’ecocardiogramma fornisce molte informazioni sull’anatomia cardiaca, non è in grado di raffigurare le arterie coronarie o i blocchi delle arterie coronariche. Se è necessaria l’imaging delle arterie coronarie, viene comunemente eseguita una cateterizzazione cardiaca.

Nelle persone con determinate variazioni fisiche (una parete toracica spessa, ad esempio, o enfisema), l’ecocardiogramma potrebbe non essere in grado di rappresentare strutture cardiache. Se è necessario un test eco in questi individui, può essere utile un ecocardiogramma transesofageo.

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